Ventilatore o condizionatore? Eccoci ad affrontare, come ogni anno in questo periodo, il fatidico quesito. La bella stagione ha tantissimi lati positivi. Tuttavia, quando il caldo diventa eccessivo ed opprimente, tutti andiamo alla ricerca di qualche modo per rinfrescare gli ambienti in cui viviamo e lavoriamo. Esistono ben 7 tipi di impianto per raffrescare gli ambienti. In casa o in ufficio, possiamo ridurre la scelta fondamentalmente tra 2 tipi di apparecchi: i ventilatori, economici e facili da spostare da una stanza all’altra, e i condizionatori d’aria, più impegnativi dal punto di vista economico e che richiedono una installazione fissa.
Se anche tu stai morendo di caldo e sei in dubbio su quale sia il miglior dispositivo per raffrescare casa o luogo di lavoro, tra ventilatore e condizionatore, leggi questo articolo, in cui andremo ad analizzare le loro principali differenze. Considerando i pro e i contro di ognuno, saprai così stabilire qual è la scelta più giusta e adeguata per il tuo caso.
Indice
ToggleImpianto di climatizzazione e ventilatore sono entrambe valide soluzioni per trovare refrigerio in piena estate e riuscire a sopportare l’afa e le temperature elevate. Per stabilire quale fra i due apparecchi è meglio, bisogna prendere in considerazione vari fattori:
zona geografica in cui si vive
numero e tipologia di persone che vive di solito nell’ambiente (es. bambini, anziani, soggetti allergici…)
presenza o meno di una terrazza (o area esterna) dove posizionare l’unità esterna dell’impianto
La prima differenza su cui vogliamo soffermarci è il principio di funzionamento dei due dispositivi. Il ventilatore si limita a muovere l’aria nella stanza. Fa percepire un certo sollievo perché aiuta a far evaporare l’umidità dalla pelle ma, di fatto, non abbassa la temperatura presente nella stanza. L’impianto di condizionamento, invece, aspira aria calda sostituendola con aria fredda.
Dopo l’acquisto, il ventilatore si può subito utilizzare. Va semplicemente estratto dalla sua confezione, assemblato, collegato alla presa di corrente e quindi azionato. Più complessa è invece la questione del condizionatore, che va fatto installare ad un tecnico specializzato. Il condizionatore è infatti costituito da un motore esterno, che va poi collegato allo split (o più di uno) interno.
Per quanto riguarda i tempi di raffrescamento, entrambi i dispositivi sono abbastanza efficienti. Una volta azionato, il ventilatore comincia subito a smuovere l’aria, rendendo così il caldo più sopportabile. Di media, il condizionatore impiega circa 15-20 minuti per raffrescare un ambiente; tuttavia, le tempistiche potrebbero allungarsi un po’ a seconda di vari fattori, quali: dimensioni della stanza, temperatura iniziale ed efficienza dell’apparecchio.
Caso particolare è quello dei climatizzatori portatili. Difatti, i costruttori consigliano di attendere almeno 24 ore dall’acquisto prima di accendere il climatizzatore, in modo tale da permettere al liquido frigorigeno di stabilizzarsi.
Come già spiegato, poiché il ventilatore smuove l’aria, la temperatura dell’ambiente rimane la stessa. Il condizionatore, invece, abbassa la temperatura, in base al livello su cui viene impostato dall’utente. Ad ogni modo, è sempre sconsigliato creare un “effetto ghiacciaia” per evitare eccessivi sbalzi termici. La regola generale prevede che tra l’esterno e l’ambiente interno vi sia, al massimo, una differenza di 5-7°C.
Dal punto di vista del consumo energetico, sicuramente il condizionatore è decisamente più energivoro rispetto ad un semplice ventilatore. Il primo può arrivare a consumare fino a 700 watt/h, contro i circa 50 watt/h del secondo. Ciò significa che, in bolletta, incide maggiormente il condizionatore.
Da questo punto di vista, il ventilatore è molto comodo perché può essere trasportato ovunque, a seconda delle necessità. Lo split del condizionatore, invece, è fisso. Al momento dell’installazione, è quindi molto importante scegliere la stanza (o le stanze) dove applicare gli split, puntando sugli ambienti in cui si trascorre gran parte della giornata. Ad ogni modo, sarà utile sapere che esistono anche condizionatori portatili, che vanno comunque sistemati in una stanza con un’apertura sull’esterno, dove far uscire il tubo per lo sfiato dell’aria calda.
Sulla scelta tra ventilatore e condizionatore, finora ci siamo concentrati su questioni pratiche e fattori tenici. Esaminiamo ora la questione in termini salutistici e, per farlo, prendiamo come riferimento il vademecum redatto dal Ministero della Salute, in cui vengono evidenziati pro e contro dell’uso del condizionatore rispetto al ventilatore. Gli esperti ritengono che il ventilatore faccia più male alla salute rispetto ai condizionatori, dal momento che “l’uso di impianti di aria condizionata contribuisce in maniera rilevante a migliorare le condizioni di benessere e sicurezza negli ambienti dove si vive”. Relativamente a questo punto, il Ministero fa leva sul fatto che i condizionatori e i loro filtri vengono puliti di frequente, in modo che l’aria fresca circolante sia pulita, salubre e priva di polveri e batteri.
Per quanto invece attiene i ventilatori, sempre nel vademecum del Ministero della Salute, si legge che “i ventilatori meccanici accelerano soltanto il movimento dell’aria… Pur donando sollievo, i ventilatori stimolano la sudorazione e aumentano il rischio di disidratazione, se la persona esposta non assume contemporaneamente grandi quantità di liquidi… In particolare, quando la temperatura interna supera i 32°C, l’uso del ventilatore è sconsigliato. Non è efficace per combattere gli effetti del caldo e può avere effetti negativi aumentando la disidratazione”.
Ora che abbiamo visto quali sono le principali differenze tra ventilatore e condizionatore, vediamo quando usare l’uno o l’altro.
In linea generale, possiamo dire che il ventilatore si rivela una scelta efficace per gli ambienti di modeste dimensioni, e quando la temperatura non supera i 30-35°C, e non è molto umido. Al contrario, se la temperatura è superiore a 35°C, c’è un tasso di umidità molto elevato, e se si ha necessità di raffrescare un’area piuttosto grande, allora è bene optare per il condizionatore.
A questo punto, ognuno sarà in grado di scegliere, con la dovuta cognizione, qual è il dispositivo più adatto per le proprie specifiche esigenze.
In ultima analisi, la scelta tra ventilatore e condizionatore dipende principalmente sulle preferenze personali, le specifiche necessità e la frequenza di utilizzo. Per scegliere il sistema di climatizzazione più adatto per le tue esigenze, è fondamentale rivolgersi a professionisti del settore, in grado di suggerire la tipologia di impianto più adeguata.
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